Lunedì 11 ottobre l'Associazione nazionale dei critici francesi ha scelto come “Miglior libro dell'anno” Aristophane dans les banlieues di Marco Martinelli (éd. Actes Sud, traduzione e cura di Laurence Van Goethem). Il volume è la versione in francese di Aristofane a Scampia, già uscito con Ponte alle Grazie nel 2016.
Nella mattinata di lunedì 11 ottobre, si è svolta al Théâtre National de la Danse di Chaillot a Parigi, uno dei quattro Teatri Nazionali della capitale, la cerimonia dei prestigiosi premi 2020\21 (Palmarès des Prix de la critique de théâtre et de danse) – edizione numero 58 – che segnala gli spettacoli e le personalità artistiche emersi nella stagione teatrale in Francia.
Ed è a Marco Martinelli – drammaturgo, regista e fondatore del Teatro delle Albe – che è stato assegnato il premio “Miglior libro dell'anno” per Aristophane dans les banlieues (éd. Actes Sud, traduzione e cura di Laurence Van Goethem), riconoscimento che in passato è andato a importanti figure della scena teatrale internazionale: dallo studioso Georges Banu ai registi Claude Regy e Thomas Ostermeyer, fino al drammaturgo Jean-Luc Lagarce.
«Desidero ringraziare il Sindacato dei critici francesi – ha detto Martinelli alla consegna del premio – che mi onora con questo premio prestigioso, e ringrazio la traduttrice Laurence Van Goethem, che da anni segue il mio lavoro e traduce i miei testi con una passione e una cura che mi fanno felice, e ringrazio Claire David e Georges Banu che per Actes sud hanno scommesso sull'ARISTOFANE e lo hanno fatto arrivare in Francia. E poi vorrei dedicare questo premio ai tanti adolescenti che, nel mondo, stanno gridando il loro diritto alla vita: e lo gridano anche quando li vediamo trincerarsi dietro la timidezza e il silenzio. Ascoltarli veramente non è solo è un dovere, per noi adulti, può diventare una fonte di grande felicità nello scambio tra generazioni: almeno, così è stato per me in tutti questi anni, un modo di far vivere la scena all'insegna di quella “parola presa a prestito dai Greci”, come la chiamava il giovane Friederich Nietzsche: Dioniso, il dio dei tamburi e dell'ebbrezza, del turbamento vitale. Del teatro».
Dal documento di lancio dei premi si legge che «più che mai, in un anno così particolare, la critica ha scelto volutamente titoli e figure di resistenza, per donare un messaggio forte e empatico allo spettacolo dal vivo rimasto fermo a causa della Pandemia e delle difficoltà scaturite dalla chiusura dei teatri».
Aristofane a Scampia. Come far amare i classici agli adolescenti con la non-scuola è una pubblicazione del 2016, in cui Martinelli racconta, come in un romanzo, il metodo della non-scuola e le avventure di questa vitale pedagogia in giro per il mondo, da Ravenna a Dakar, da Scampia a New York.
Marco Martinelli, autore, drammaturgo e regista, è fondatore del Teatro delle Albe (1983). Ha firmato oltre cinquanta regie e I suoi testi sono tradotti pubblicati e messi in scena in dieci lingue e selezionati da Fabulamundi e IPP Italian & American. Ha ricevuto riconoscimenti tra i quali sette Premi Ubu, Premio Hystrio, Golden Laurel. Martinelli è fondatore della non-scuola, pratica teatral-pedagogica con gli adolescenti diventata punto di riferimento in Italia e in diverse parti del mondo. Nel 2017 ha esordito anche come regista cinematografico, realizzando da allora quattro lungometraggi.