Record di presenze per l’assemblea dei soci Gemos tenutasi a Forlì lo scorso 25 maggio. Sono circa 395, infatti, gli associati che hanno preso parte all’incontro per l’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2023.
Un rendiconto che si è rivelato estremamente proficuo per la cooperativa di ristorazione collettiva, con un fatturato superiore agli 87 milioni di euro che certifica una crescita del 13% in più rispetto all’anno precedente e una distribuzione del ristorno ai soci lavoratori oltre il 5% maggiore rispetto a quella del 2022, ma anche un incremento dei ricavi post-pandemia pari al 34%, un patrimonio netto cresciuto più del 40% negli ultimi tre anni e un numero di soci in costante aumento.
L’impressionante sviluppo di Gemos non dà segni di frenata nemmeno in questo 2024 e la pubblicazione ormai prossima del Bilancio di Sostenibilità 2023 registra importanti passi avanti nel sistema di rendicontazione ambientale, sociale ed economica, anche grazie all’ottenimento della certificazione sul Sistema di Gestione per la Parità di Genere UNI PdR 122:2022 e l’attivazione di progetti e partnership per incentivare l’economia circolare.
Il trend di crescita è confermato non solo dal rafforzamento dei legami territoriali ma anche dall’apertura lungimirante ai rapporti con altre regioni, come testimoniato dall'acquisizione della cooperativa Agazzi di Brescia e alla diversificazione dei settori di interesse, con l’acquisto della totalità delle quote della società Tavole sul Naviglio S.r.l., attiva nel settore catering e self-service da più di vent’anni.
Segnali positivi, che confermano ancora una volta Gemos come una delle eccellenze nazionali del settore nonostante le incertezze derivate dall’art.60 del nuovo Codice Appalti, che applica notevoli restrizioni al riequilibrio economico dei contratti con incremento sia dei costi alimentari che di quelli energetici. Problematiche che preoccupano l’intero mondo della ristorazione collettiva italiana ma con cui la cooperativa faentina ha già iniziato a fare i conti, in quanto, come ricordato con forza in assemblea soci dal direttore di Confcooperative Emilia Romagna, Pierlorenzo Rossi, “Gemos è una delle più grandi cooperative di Confcooperative nel contesto nazionale. È una realtà che è cresciuta mantenendo sempre un legame con il territorio e coinvolgendo non solo i lavoratori ma anche le istituzioni con le quali ha lavorato”. Presente per l’occasione anche il presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Emilia Romagna, Alessio Passini.
Tra tradizione e innovazione si pone anche la nuova immagine organizzativa della cooperativa, che oltre ad ufficializzare il nuovo logo ha proceduto al rinnovo delle cariche triennali con la riconferma, per il terzo mandato consecutivo, di Mirella Paglierani, che rimarrà alla presidenza anche nel triennio 2024/2026, affiancata, alla vicepresidenza, da Barbara Zanetti, anch’essa riconfermata, e Andrea Zangari.
Più significativi, invece, i cambiamenti all’interno del cda. L’elezione ha infatti decretato un cambiamento del 50% nel consiglio, che vedrà l’ingresso di figure giovani e di prospettiva, per portare nuova linfa alle robuste basi della cooperativa. Una scelta volta a “consentire una crescita dei ruoli professionali anche dal punto di vista istituzionale”, afferma una soddisfatta Paglierani.
L'evento si è concluso con la consegna delle premiazioni ai dipendenti con 30 anni di servizio e delle borse di studio ai figli dei soci lavoratori, unite alla presentazione di un nuovo pacchetto welfare di borse di studio intitolato “Non c’è limite al talento”, destinato a studenti meritevoli con certificazioni DSA e BES.