La cooperativa Arco Trasporti si è riunita in assemblea lo scorso 18 maggio e ha approvato il bilancio 2023, che mostra un fatturato superiore ai 18 milioni di euro con una flessione dell’1,2% rispetto all’anno precedente. “È un risultato che ci soddisfa - commenta il presidente Sauro Bettoli -, tenendo conto delle difficoltà del settore e considerando che nel primo quadrimestre del 2024 si è verificato un recupero di fatturato del 5%. È il 14° bilancio consecutivo a segno positivo che il consiglio presenta ai soci, i quali hanno espresso soddisfazione per l’andamento della cooperativa in anni particolarmente complessi”.
All’assemblea hanno partecipato oltre 130 persone, tra soci e familiari. “Abbiamo rilanciato una sana abitudine, messa in crisi dal covid, di creare anche un momento di socialità e di convivio - aggiunge -. Ci siamo riuniti nei locali della mensa interaziendale di Gemos, un’altra cooperativa del territorio con cui Arco ha rapporti importanti”.
Il 2024 è un anno particolarmente significativo per la cooperativa di trasporto cotignolese, perché compie 50 anni di attività. “Un traguardo a cui nessuno avrebbe pensato al momento della fondazione, avvenuta nel 1974, ma anche solo 15 anni fa, quando Arco viveva una delle situazioni più difficili della sua storia. Ma come la fenice è risorta dalle ceneri e oggi festeggiamo”, chiosa Bettoli.
Le celebrazioni, iniziate con l’assemblea stessa, proseguiranno con altre iniziative che la cooperativa intende organizzare invitando anche i propri stakeholder. A fine anno, ad esempio, ci sarà un evento nella sede di Arco acquisita due anni fa a Cotignola: un polo da 11 ettari di terreno, con un grande piazzale, in cui già sorge un magazzino operativo di 5000 metri quadri, ulteriormente ampliabile. “Così potremo presentare la nuova sede al pubblico - precisa Bettoli -. Coglieremo l’occasione anche per ribadire le difficoltà che sta vivendo il nostro settore, a partire dal mancato ricambio generazionale. Una società che non attrae giovani non ha futuro, per questo chiediamo di semplificare l’accesso alla professione, come già avviene in altri paesi dell’Unione Europea. Le associazioni di categoria devono ascoltarci, o la figura dell’autotrasportatore andrà estinguendosi”.
Oltre a guardare al percorso fatto in questo primo mezzo secolo di storia, la cooperativa sta già pensando al futuro: “Abbiamo in programma nuovi investimenti - fa sapere il presidente -, per rinnovare e potenziare la flotta dei veicoli. Ci doteremo di un nuovo mezzo alimentato a LNG, su richiesta del gruppo Caviro che produce un biometano liquefatto dagli scarti della filiera agroalimentare. E poi acquisteremo anche dei ribaltabili che si aggiungeranno ai nostri centinati, per diversificare i servizi di trasporto e offrire ancora più opportunità di lavoro ai nostri soci”.