Le Centrali Cooperative plaudono all’adeguamento delle tariffe minime del facchinaggio

Le Centrali Cooperative plaudono all’adeguamento delle tariffe minime del facchinaggio

Siglato l'accordo tra le associazioni d'impresa e i sindacati che individua per il 2025 le tariffe minime per i lavori di facchinaggio

mercoledì 22 gennaio 2025

Le Centrali cooperative della provincia di Ravenna – Legacoop Romagna, Confcooperative Romagna e AGCI – salutano positivamente l'accordo tra le associazioni d'impresa e i sindacati, presso il tavolo dell'Osservatorio del Facchinaggio di Ravenna del 14 gennaio scorso, che individua per il 2025 le Tariffe minime per i lavori di facchinaggio. L’accordo è stato raggiunto anche grazie alla funzione di indirizzo e promozione svolta dalla Prefettura di Ravenna, nella persona del dott. Castrese De Rosa prima e quindi del dott. Raffaele Ricciardi, che gli è succeduto.

Tali tariffe, valevoli per tutto l’anno 2025, sono adeguate all’indice ISTAT all’1,3%, pari ad euro 24,88 per le tariffe in economia, e prevedono un incremento dell’1,3 % per le tariffe a cottimo.

Le Centrali cooperative evidenziano come tali tariffe orientative, convenute sulla base dell'andamento dei costi aziendali e del lavoro, hanno da sempre rappresentato per questo territorio un presidio di legalità a tutela dei lavoratori e dei soggetti più deboli sul mercato. Grazie a queste, infatti, si possono evidenziare, per contrasto, possibili comportamenti scorretti. La determinazione di queste tariffe, remunerative rispetto al costo minimo del lavoro e della sicurezza, può agevolare e responsabilizzare i committenti e orientare l’attività di vigilanza sugli appalti “sottocosto”.

Nonostante l’impegno delle istituzioni nel contrastare l’illegalità in questo settore, continuano a sussistere amplissime sacche di irregolarità e sfruttamento delle persone e del loro lavoro, anche nel nostro territorio.

Il forte timore espresso dalle Centrali è che proliferino ulteriormente imprese che non rispettino le regole a discapito, in primo luogo, di una giusta retribuzione e dei presidi di sicurezza per i lavoratori.

Tale accordo rappresenta un patto tra le forze economiche, il lavoro e le istituzioni per tenere alta la coesione sociale e disincentivare fenomeni distorsivi della corretta ed equa attività d'impresa.