La Centrale del Latte di Cesena si è riunita il 27 aprile per l’assemblea dei soci, facendo il punto su un 2024 complesso ma ricco di risultati. La cooperativa, unica centrale lattiero-casearia ancora autonoma in Romagna, conferma la solidità del proprio modello fondato su qualità e territorialità dei prodotti.
I numeri della Centrale del Latte
“Nel 2024 i soci hanno conferito 7,76 milioni di litri di latte, 330mila in più rispetto all’anno precedente, che salgono a circa 9 milioni se consideriamo anche le quote di latte conferite da produttori non ancora associati – racconta il direttore Daniele Bazzocchi -. A questo proposito, lo scorso anno abbiamo associato due nuove realtà, una di San Leo e una di Gemmano, più una terza, lughese, a inizio 2025, confermando la provenienza esclusivamente romagnola del nostro latte. Il prezzo di liquidazione del latte, nonostante la flessione del mercato nei primi mesi del 2024, si è attestato intorno ai 60 centesimi al litro (Iva esclusa), comprensivo di premi qualità: uno dei livelli più alti del decennio – aggiunge -, superiore di oltre 5 centesimi alla media nazionale”.
Il fatturato della cooperativa ha superato i 21,5 milioni di euro, in lieve crescita rispetto al 2023. Da segnalare l’incremento del 1,5% nelle vendite di latte fresco – a fronte di un calo del 5% a livello nazionale – e la buona performance dei formaggi freschi (+2,2%), trainati dallo squacquerone, premiato come miglior formaggio fresco italiano lo scorso novembre. Ottimo anche il dato dei formaggi stagionati (+6,1%) e del gelato artigianale (+14,4%), frutto di investimenti mirati.
Solidità nonostante le speculazioni sulle materie grasse
“Il bilancio risulta però penalizzato – precisa Bazzocchi – dalla speculazione che nel 2024 hanno subito le materie grasse, con prezzi di panna e burro più che raddoppiati rispetto al 2023. Un impatto pesante sui conti, compensato solo in parte dagli aumenti dei listini, perché si cerca comunque di tutelare un consumatore che vede il proprio potere d’acquisto già ridotto”.
Solidità e futuro
Nel 2024 l’organico è salito a 80 dipendenti e conta 23 automezzi: “Una crescita in controtendenza rispetto al dato nazionale – attesta il direttore -. A premiarci è il nostro modello a km0: utilizziamo solo latte romagnolo, che viene lavorato nella nostra sede di Martorano di Cesena e poi distribuito, di nuovo, solo in Romagna. Questo rende i nostri prodotti di elevata qualità, tracciabili e trasparenti, lontani dalle turbolenze internazionali. Inoltre crea un legame di fiducia con i consumatori, che dura nel tempo”.
Il 2025 si prospetta come un anno di sfide: l’inflazione rallenta i consumi e la Gdo fatica a recepire nuovi rincari, ma la cooperativa intende continuare a investire per garantire sostenibilità economica e occupazionale. “In occasione dei suoi 66 anni, la Centrale del Latte di Cesena riafferma il suo ruolo di riferimento per la Romagna, capace di competere anche con i giganti del settore” conclude Bazzocchi.