Cofra ora è anche a Piangipane e porta a 16 il numero dei punti vendita

Cofra ora è anche a Piangipane e porta a 16 il numero dei punti vendita

Parla il presidente della cooperativa faentina Roberto Savini: “Con questa acquisizione andiamo a completare la nostra presenza nell’area ravennate e della Bassa Romagna”

martedì 22 aprile 2025

La crescita sostenibile della cooperativa Cofra, che l’ha resa leader nella gestione di supermercati in provincia di Ravenna, continua con l’acquisizione di un nuovo punto vendita a Piangipane di Ravenna. “Con questa acquisizione – sottolinea Roberto Savini, presidente di Cofra – andiamo a completare la nostra presenza nell’area ravennate e della Bassa Romagna. Zone già ben presidiate da Cofra con supermercati molto frequentati a Ravenna, Bagnacavallo, Lugo, Cotignola e Conselice”.

Occupazione e stabilità economica

Con l’acquisizione della gestione del supermercato a marchio Conad di Piangipane, Cofra assicura il mantenimento del personale, un totale di 11 persone. “Si tratta di una bella operazione che conferma la nostra solidità e la nostra capacità di fare investimenti costanti e con prospettive di medio-lungo periodo – aggiunge Savini -. Grazie a questa nuova acquisizione portiamo a 16 il numero dei punti vendita che gestiamo (13 supermercati a marchio Conad, 2 negozi a marchio Bricofer e 1 PetStore Conad) e consolidiamo quella ‘massa critica’ di attività che assicura alla cooperativa una certa stabilità economica”.
Complessivamente Cofra dà lavoro oggi a oltre 500 persone in provincia di Ravenna e con la diversificazione delle attività e dei territori di competenza riesce ad affrontare anche le fasi di mercato più complesse. “In questo periodo, ad esempio, il mercato è in una situazione di stasi nonostante i prezzi siano tutto sommato stabili e l’inflazione sia sotto controllo. Quello che pesa sull’andamento – evidenzia Savini – sono i costi dell’energia e delle materie prime in generale che hanno ridotto il potere di acquisto delle persone. Purtroppo, salvo misure eccezionali, al momento non all’orizzonte, non si intravede un’inversione di tendenza nei prossimi mesi”.

Il mercato del bricolage

Un settore in calo è invece quello del bricolage e ferramenta con i punti vendita Bricofer che hanno visto ridimensionate le vendite. “Questo segnale ci fa pensare che ci sia una tendenza a risparmiare in tutto ciò che non riguarda i beni essenziali, ma potrebbe anche essere che il dato sulle vendite sia distorto dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio negli anni scorsi e che hanno determinato un forte bisogno di attrezzature per le attività di manutenzione e ricostruzione”.

Alluvione: il paradosso della ricostruzione

Anche la stessa Cofra è stata colpita in modo importante dall’alluvione e diversi supermercati hanno avuto danni, prontamente ripristinati dalla cooperativa. Il supermercato più danneggiato è stato quello Faenza1 di via Renaccio che è stato completamente ricostruito, in tempi estremamente rapidi, grazie a risorse proprie. “I danni dovuti all’alluvione del maggio 2023 sono stati ingenti ma per fortuna abbiamo avuto una risposta molto veloce da parte della nostra compagnia assicurativa Assimoco e in meno di due mesi abbiamo potuto riaprire il supermercato”.
Questa rapidità nel riportare il servizio ai cittadini e a ridare piena occupazione alle cinquanta persone in forza al punto vendita, senza ricorrere agli ammortizzatori sociali, sta però causando problemi a Cofra nella richiesta dei rimborsi messi in campo dal Governo: “Quando abbiamo fatto i lavori non era ancora stata emessa alcuna ordinanza, che è arrivata solo diversi mesi dopo i lavori di ripristino, nell’ottobre 2023 (il riferimento è all’ordinanza 11 del commissario Figliulo nda) – spiega Savini -. Avendo fatto i lavori senza la guida dell’ordinanza oggi ci vengono contestati i rimborsi e cadiamo in un vero e proprio paradosso: a quanto pare per la legge italiana sarebbe stato meglio attendere mesi e mesi prima di avviare la ricostruzione”.