Il 10 novembre nasce Confcooperative Romagna-Estense

Il 10 novembre nasce Confcooperative Romagna-Estense

La nuova unione territoriale rappresenterà oltre 600 cooperative e un territorio con 4 province e 94 comuni

mercoledì 15 ottobre 2025

Il 10 novembre si svolgerà l’Assemblea di fusione tra Confcooperative Romagna e Confcooperative Ferrara, un passo importante per le due unioni territoriali dell’Emilia-Romagna che diventeranno così un’unica grande realtà sotto il nome di Confcooperative Romagna-Estense.

Un po’ di storia e di riferimenti

Confcooperative Romagna è nata il 23 novembre 2020 dalla fusione di Confcooperative Ravenna-Rimini e Confcooperative Forlì-Cesena, associazioni che avevano oltre 70 anni di storia alle spalle. Oggi conta 523 cooperative. Confcooperative Ferrara è attiva dal 1958 e associa 89 cooperative.
Insieme le due associazioni diventeranno una delle Unioni territoriali più grandi d’Italia, per numero di cooperative e per estensione territoriale. Confcooperative Romagna-Estense, infatti, comprenderà 4 province: Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, 94 comuni, 7.817 km quadrati di territorio e una popolazione di circa 1.455.612 abitanti.

Per coprire l’intera area la nuova associazione potrà contare sulle sue 7 sedi operative a: Ravenna (sede centrale), Forlì, Cesena, Rimini, Ferrara, Faenza e Goro.

Le motivazioni della fusione

La fusione sarà tecnicamente l’incorporazione di Confcooperative Ferrara in Confcooperative Romagna. “Siamo due realtà in salute – sottolinea il presidente di Confcooperative Ferrara Michele Mangolini -. Ciò che ci ha spinto a compiere questo passo sono gli interessi comuni che abbiamo nei riguardi delle cooperative che rappresentiamo. Ci conosciamo da tempo, siamo spesso seduti agli stessi tavoli decisionali e abbiamo sempre avuto ottimi rapporti. L’obiettivo con questa fusione è di diventare una realtà ancora più forte, capace di dare risposte e servizi migliori ai nostri soci”.

“Questa fusione avviene a cinque anni dalla nascita di Confcooperative Romagna ed è per me motivo di grande soddisfazione – aggiunge il presidente di Confcooperative Romagna Mauro Neri -. Abbiamo dimostrato cinque anni fa, e lo dimostriamo anche con questo nuovo progetto, di saper mettere da parte gli individualismi e di far prevalere il “Noi” e un obiettivo comune, perché sappiamo essere la condizione migliore per le imprese che ci scelgono. Mi auguro che il nostro possa essere un esempio per altre realtà istituzionali perché le aggregazioni portano vantaggi: le economie di scala permettono grandi risparmi, l’unione delle forze e delle competenze porta a una maggiore specializzazione dei servizi e il numero di cooperative rappresentate porta a una maggiore autorevolezza nei tavoli decisionali”.

Le sfide

Confcooperative Romagna-Estense nasce in un contesto geopolitico preoccupante. Le sfide che le imprese e il territorio si trovano ad affrontare sono tante: l’incertezza dei mercati internazionali, le conseguenze dei cambiamenti climatici, il bisogno di servizi nuovi e specializzati e la mancanza di manodopera.

“In questi scenari incerti il poter contare su una struttura forte ci dà la possibilità di poter aiutare maggiormente le imprese, in ogni settore, e di essere più decisivi nel momento in cui si prenderanno decisioni importanti – continua Mauro Neri -. Penso alla riorganizzazione del territorio dovuta alle conseguenze dell’alluvione o all’utilizzo dei fondi che arriveranno con la Zona Logistica Semplificata; penso alla competitività sempre maggiore dei mercati internazionali, alle sfide della digitalizzazione che non possiamo assolutamente perdere, alle soluzioni che dovremo trovare per risolvere il problema della mancanza di personale”.

“Confcooperative Romagna-Estense rappresenterà cooperative di ogni comparto e a tutte rivolgeremo la nostra attenzione, dandoci degli obiettivi con il nuovo consiglio di presidenza che si formerà – prosegue Mangolini -. Il territorio ferrarese è caratterizzato da imprese agroalimentari, della pesca e del sociale, settori che sono in balia di molti cambiamenti, dal clima all’età della nostra popolazione. Confcooperative Ferrara è sempre cresciuta nel tempo e oggi, per affrontare sfide di questo calibro, abbiamo bisogno di più forza e l’unione con la Romagna ci permetterà proprio questo”.