Le assemblee di una cooperativa sociale - i soci lo sanno bene - non sono mai banali o scontate. Si tratta di uno dei momenti più importanti della vita dell'impresa, in cui prende forma tangibile il valore della democrazia partecipativa. Ma quella che si è svolta in Formica a Rimini lo scorso giugno in realtà aveva anche qualcosa in più. Si sono tenute infatti un'assemblea straordinaria e un'assemblea ordinaria. La prima, tenutasi alla presenza di un notaio, ha visto la modifica di alcuni importanti articoli della carta statutaria. Una in particolare, che l'ha resa davvero un’assemblea speciale: la ridefinizione della data di termine che per legge le cooperative devono darsi in ogni statuto. Oltre alle altre modifiche legate all’integrazione nell'oggetto sociale di altre potenziali attività svolgibili dalla cooperativa infatti è stata aggiornata questa formale scadenza originariamente fissata al dicembre 2050. E così, dopo un quarto di secolo di vita La Formica ha ritracciato il suo traguardo fissato adesso nell'anno 2096, una data non casuale, visto che è l'anno in cui la cooperativa compirà esattamente un secolo di vita.
Apparentemente solo una formale sfumatura, simbolica o indicativa, ma la data di scioglimento di una cooperativa in realtà non è affatto un appuntamento banale. Parliamo di un tipo d'impresa infatti la cui proprietà non si tramanda da padre in figlio, ma da socio in socio e avere uno sguardo fissato così lontano, con la salda ambizione di continuare ancora per tanto tempo ad impegnarsi nel sociale del proprio territorio, è senz'altro un valore da preservare. Una prospettiva che è realizzabile solo se sono forti i valori di democrazia partecipativa e di intergenerazionalità che, insieme anche ad altri presupposti, ne garantiscono la sopravvivenza e la rigenerazione motivazionale.
L'ampliamento di un nuovo testo sociale, con la proposta di proroga della durata della società, non è stata l’unica decisione deliberata dai soci de la Formica. Per l'occasione ‘straordinaria’ si sono accolte anche alcune modifiche relative all'ampliamento e la riformulazione dell’oggetto sociale che si è aperto a nuove e importanti attività, che nei prossimi anni potranno essere sviluppate.
Chiusa la parte straordinaria l'assemblea si è poi concentrata sui temi previsti all'ordine del giorno della seduta ordinaria. Primo fra tutti l’approvazione del bilancio che anche per il 2020 è stato positivo a conferma di una genuina e robusta gestione organizzativa che ha saputo far fronte anche alla pandemia e superare uno degli anni peggiori della storia della cooperativa. Approvati, con soddisfazione diffusa - anche in questo anno particolare - i ristorni concessi a soci e i premi per i lavoratori. Riconoscimenti dovuti in un anno difficile come tutti sanno e come ha ricordato anche il presidente durante la sua relazione, per l’impegno profuso dalla cooperativa che non si è mai fermata neanche durante i momenti più difficili della pandemia, garantendo sempre e con grande professionalità i servizi indispensabili per la città.
“Un ringraziamento particolare - ha dichiarato il presidente Pietro Borghini - a tutti quei lavoratori che nel 2020 e anche successivamente, hanno dimostrato l'attaccamento alla cooperativa e la loro lealtà, venendo a lavorare ogni giorno, usando ogni precauzione e rispettando le regole della sicurezza che ci siamo dati per garantire sempre ciò che i cittadini si aspettano da noi e rimane sempre al sicuro, evitando la formazione di focolai e il propagarsi della pandemia. Un impegno che si sta protraendo anche in questo 2021 e per il quale possiamo dire di aver dimostrato un grande senso di responsabilità e di attaccamento al territorio in cui svolgiamo i nostri servizi da 25 anni.”
Si sono poi susseguite le argomentazioni che hanno riguardato i restanti temi all'ordine del giorno, su cui i soci si sono confrontati. Dai nuovi investimenti finanziari della cooperativa, riguardanti i mezzi e attrezzature, fino alla presentazione del Bilancio Sociale che è stato presentato in sintesi per aggiornare i presenti sul grande impegno annuale che la cooperativa mette in campo sul fronte sociale. Altra importante approvazione è stata la nomina di un lavoratore nel consiglio d’Amministrazione, in sostituzione al posto vacante che si era creato per le dimissioni del consigliere Francesco Gatta. Un incarico che è stato dato all'unanimità ad un lavoratore veterano della cooperativa che aveva già occupato questo ruolo: il socio Marco Rege Volp.
La nomina del collegio sindacale e altre formali deliberazioni hanno poi chiuso l’assemblea che si è svolta in una cornice inedita, ovvero nel grande piazzale della nuovo capannone recentemente acquistato dalla cooperativa, che dopo i lavori previsti di ristrutturazione - potrà diventare fra circa un anno la nuova sede de la Formica.
Tutti i presenti infatti, prima di fermarsi per una conviviale cena - organizzata nel pieno rispetto delle norme anti covid - sono stati invitati a visitare gli spazi della nuova struttura, sita sempre in Via Portogallo ma al civico numero 11.