Disabilità, nasce la Fondazione Caffè Salato

Disabilità, nasce la Fondazione Caffè Salato

Venerdì 1° aprile si è svolta la presentazione al Refettorio San Domenico con la vicepresidente di Regione Schlein, l’assessora Tassinari, promotori e partner dell’iniziativa.

giovedì 7 aprile 2022

Un ciclo di incontri gratuiti sugli strumenti giuridici previsti dalla normativa, uno sportello legale per le famiglie, corsi di formazione per amministratori volontari di sostegno, servizi e assistenza per aiutare a costruire il futuro delle persone con disabilità. Sono solo alcune delle prime iniziative che già dalle prossime settimane la Fondazione Caffè Salato si appresta a mettere in campo, e che sono state annunciate venerdì scorso nel corso dell’evento “Dopo di noi? Noi!” svoltosi al Refettorio San Domenico di Forlì per la presentazione ufficiale della neonata Fondazione costituita su iniziativa di CavaRei Impresa Sociale insieme a otto famiglie forlivesi con figli o parenti disabili e a cinque aziende profit del territorio (Cosmogas, Dorelan, Estados Caffè, Gencom e Poderi dal Nespoli 1929).

 

“Il nostro obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento a Forlì e in tutta la Romagna sul tema del Durante e Dopo di noi per famiglie, Istituzioni, imprese e Terzo Settore” ha spiegato Maurizia Squarzi, presidente della cooperativa sociale CavaRei e promotrice del progetto. “La Fondazione Caffè Salato è un altro sogno di CavaRei che diventa realtà per dare risposte a tutte quelle persone che accogliamo ogni giorno nelle nostre strutture e che hanno bisogno di qualcuno che si occupi di loro anche quando genitori e parenti non potranno più farlo. Abbiamo coinvolto innanzitutto le famiglie in questo percorso, costruendo insieme a loro uno strumento che possa permettergli di pensare oggi, e insieme a esperti fidati, al futuro dei loro figli. Riteniamo infatti che il Dopo di noi vada costruito durante e insieme”.

 

“C’è un forte bisogno, da parte delle famiglie, di essere supportate ‘durante noi’ e nella costruzione del ’dopo di noi’ – ha spiegato la presidente della Fondazione Caffè Salato, Donatella Buratti -: uno scenario di fronte al quale genitori e parenti si trovano spaesati e chiedono di non essere lasciati soli. La Fondazione Caffè Salato nasce per rispondere in modo qualificato a queste necessità. Perché il futuro non spaventi più. E lo farà con attività, progettate e realizzate anche con altre realtà, sia pubbliche che private, che toccano i diversi aspetti che hanno a che fare con l’autonomia, il benessere e la vita sociale delle persone”.

 

Tra le prime attività della Fondazione Caffè Salato, c’è l’attivazione dello Sportello di consulenza legale curato dall’avv. Francesca Vitulo (esperta in Diritto di famiglia) per aiutare le famiglie ad individuare gli strumenti giuridici più adeguati a realizzare il progetto del Durante e Dopo di noi. Lo Sportello sarà attivo nella sede di CavaRei, in via Bazzoli 8 al quartiere Cava, dove in questa prima fase avrà sede anche la Fondazione.

 

È poi previsto tra fine aprile e inizio maggio un ciclo di tre incontri gratuiti dedicati a temi quali la capacità giuridica di agire, gli strumenti per la destinazione del patrimonio, progetti personalizzati (per info: fondazionecaffesalato.it).

 

Tra le prime iniziative che la Fondazione Caffè Salato si appresta a supportare c’è anche il progetto di CavaRei “Home In&Out” sostenuto da UniCredit, che ha l’obiettivo di ampliare la capacità ricettiva del Gruppo Appartamento di CavaRei in via Maceri Malta a Forlì per rispondere alle sempre crescenti richieste e al contempo promuovere percorsi di maggiore autonomia degli ospiti disabili di questa struttura, con un percorso di accompagnamento basato anche sulla graduale introduzione di apposite tecnologie”.

 

“Siamo orgogliosi di essere parte attiva della realizzazione del progetto Home In&Out, al fianco della Cooperativa Cavarei – ha sottolineato Livio Stellati, Responsabile Territorial Development Centro Nord UniCredit -. Riconosciamo in questa attività un forte impatto sociale per il presente e, in questo caso, anche e soprattutto per il futuro delle comunità in cui operiamo. Ciò è in linea con l’impegno del nostro Gruppo nel sostenere il territorio anche sul fronte delle iniziative solidali. Lo facciamo attraverso contributi di liberalità come quello a sostegno della Cooperativa Cavarei e iniziative specifiche come il Fondo Carta Etica che, dal 2005 ad oggi, ci ha permesso di destinare oltre 29 milioni di euro per sostenere più di 1.100 iniziative locali in tutta Italia. Progetti di utilità sociale in riposta ai bisogni più urgenti delle comunità: la gestione delle emergenze, il sostegno alla disabilità, le iniziative per l’infanzia, le donne, gli anziani ed altre realtà in difficoltà o in forte disagio. Questo è il nostro modo di vincere, insieme, nel modo giusto”.

 

Grande l’attenzione all’evento “Dopo di noi? Noi!” anche da parte delle Istituzioni regionali e comunali, presenti sul palco in apertura dei lavori: “La Fondazione Caffè Salato – ha sottolineato la Vice presidente regionale Elly Schlein - è un incontro di comunità, dall’esperienza qualificata di CavaRei, alle imprese del territorio, alle famiglie: un bell’esempio di come si possa lavorare insieme sul territorio. La Regione Emilia-Romagna sostiene queste realtà con convinzione, in particolar modo dal 2017 quando ci siamo dotati degli strumenti per attuare la legge sul “Dopo di noi” e “Durante noi”: in quest’ottica, integriamo con importanti risorse regionali i 5,8 milioni di euro provenienti dal Fondo nazionale per sostenere il futuro delle persone non autosufficienti. Il più sincero in bocca al lupo alla nuova Fondazione: questa avventura migliorerà ancora di più la capacità di questo territorio di farsi carico del futuro dei suoi cittadini più fragili”.

 

“Il Comune di Forlì non poteva far mancare il proprio sostegno a questa straordinaria iniziativa – commenta Rosaria Tassinari, assessore comunale al Welfare e alla Famiglia -. La nostra attenzione è da sempre rivolta a promuovere la cultura del “Dopo di Noi” e a favorire il benessere e l'autonomia delle persone fragili e con disabilità. In quest’ottica, la programmazione e la tutela del loro futuro si configurano come elementi prioritari per costruire una comunità sempre più solidale e fondata sui valori della reciprocità, del rispetto e dell'inclusione sociale.”