Continua a crescere il progetto cooperativo di Valmarecchia Bio Natura, la cooperativa di Pennabilli specializzata nella produzione di farine biologiche da grani antichi. Questa realtà, che conta 6 soci lavoratori e 4 conferitori, si è appena aggiudicata il bando Gal (gruppo di azione locale) grazie al quale, insieme alla cooperativa di comunità Fermenti Leontine e alla cooperativa La Fraternità, costituirà un associazione temporanea di impresa per la vendita di prodotti locali ed eccellenze del territorio della Valmarecchia.
“Questa rete che abbiamo costituito si aggiunge a quella già avviata con altri produttori della Valmarecchia e Valconca per la vendita, soprattutto online, dei nostri prodotti sotto il marchio di Terre Solidali - sottolinea il presidente di Valmarecchia Bio Natura, Pieralberto Marzocchi -. La collaborazione con altre realtà che sposano la nostra filosofia di agricoltura sostenibile è una delle strade che stiamo perseguendo, per far crescere la cooperativa e avviare nuovi progetti. Abbiamo vissuto, come tanti, due anni di grosse incertezze. I nostri clienti sono per la maggior parte piccoli negozi con prodotti di nicchia che risentono inevitabilmente dei periodi di crisi. Rafforzare la cooperativa collaborando con altri produttori e imprese del territorio ci aiuta ad allargare il nostro bacino di utenza e a raggiungere clienti e committenti più grossi”.
Gli obiettivi che Valmarecchia Bio Natura si è data per l’immediato futuro sono due: aumentare clientela e base sociale, in modo da poter crescere e farsi un nome nel mercato locale ed extra provinciale rimanendo però una realtà legata al territorio, e ampliare la gamma di prodotti.
“Per quanto riguarda i prodotti, continuiamo sempre con la linea delle farine da grani antichi - prosegue il presidente -. Ai 6 tipi già consolidati stiamo aggiungendo nuove varietà: la farina di segale, la farina di grano saraceno e quella di ceci. Inoltre ci stiamo focalizzando su una nuova produzione, grazie soprattutto alla collaborazione con due ricercatori del settore: si tratta del recupero di alcune varietà di grani tipicamente autoctoni della Valmarecchia come il Calbigia di Carpegna, che risale all’800. Per queste produzioni siamo andati proprio ‘a caccia’ di semi che sul territorio non si trovavano più, una ricerca che ci ha portato in una banca dei semi di San Pietroburgo, in Russia”.