L’assemblea straordinaria dei soci, convocata lo scorso novembre, ha votato il nuovo statuto di Ciclat che da consorzio cooperativo si è trasformato in consorzio stabile, aprendo di fatto alla possibilità di associare anche imprese e gruppi non cooperativi. La trasformazione societaria, che si è resa necessaria in seguito alla fusione per incorporazione di Consi Copra avvenuta nel 2020, è diventata operativa ufficialmente il 14 febbraio 2022: “Le cose si sono sviluppate come da previsione e nei tempi richiesti dalla procedura tecnica - commenta il direttore di Ciclat Cesare Bagnari -. È un passaggio significativo perché ci consentirà di consolidare la nostra presenza in attività storicamente patrimonio del Consorzio, ma anche di operare in settori in cui le cooperative sono poco inserite”.
Questi settori sono, ad esempio, la logistica del farmaco, la sterilizzazione delle apparecchiature mediche, i servizi di lavanolo destinati all’ambito sanitario e non solo. “La logistica del farmaco - spiega Bagnari - riguarda la gestione dei magazzini in cui vengono stoccati i medicinali, la loro distribuzione e il relativo trasporto. Si tratta di un settore in forte evoluzione e crescita che deve essere gestito tramite appositi software di tracciabilità che consentono di conoscere, in tempo reale, la disponibilità di tutti i farmaci stoccati, rendendo più semplice e organizzata la gestione degli stessi reparti ospedalieri”.
Quanto alle commesse acquisite, Ciclat si è aggiudicato di recente la gara FM5 emanata da Consip, che prevede servizi di facility management in grandi immobili in uso ad amministrazioni pubbliche, ed è partito il servizio di pulizie in ambito sanitario, oltre a servizi di piccola manutenzione in due presidi del Gruppo San Donato. “Gestiremo diversi servizi all’interno delle case di cura Villa Erbosa e Villa Chiara - aggiunge il direttore -. Siamo molto soddisfatti della collaborazione con questo importante gruppo sanitario e speriamo di poterla sviluppare ulteriormente nei prossimi anni”.
Per quanto concerne i mercati internazionali, area alla quale Ciclat è molto interessato e che sta “sondando” da alcuni mesi, la direzione è ormai in via di definizione: “Ci stiamo concentrando su due progetti di sviluppo specifici in Ungheria e Polonia - chiarisce il direttore -. La nostra intenzione è di avviare collaborazioni con aziende locali nell’ambito di servizi di pulizia sanitaria, e non solo, e di gestione rifiuti. Il modello potrebbe essere quello di collaborare con partner locali mettendo a disposizione know how e requisiti del consorzio, mentre dai partner ci aspettiamo radicamento territoriale e conoscenza del mercato e dei competitor. L’auspicio è di poter concretizzare qualcosa già entro la fine del 2022”.
Le nuove acquisizioni e i nuovi progetti dovrebbero portare un significativo aumento del valore della produzione e una diversificazione del portafoglio, uno dei cardini del piano di sviluppo previsto per i prossimi anni, dopo un 2021 di transizione: “Lo scorso anno si sono esaurite alcune commesse e ne sono entrate delle nuove che però andranno a regime nel 2022. Questo ha inciso sul risultato d’esercizio, che comunque è soddisfacente. Inoltre abbiamo investito molto in risorse umane sia dal punto di vista tecnico che commerciale e oggi possiamo contare su una squadra davvero ben preparata. Anche per questo motivo - conclude Bagnari - ci aspettiamo un 2022 di crescita significativa”.