Aumenta il fatturato di Cesac

Aumenta il fatturato di Cesac

Dopo 4 anni di prezzi bassi è aumentato il costo dei cereali e la cooperativa ha deciso di premiare i soci.

lunedì 6 giugno 2022

In fisica si chiama ‘effetto farfalla' quella singola azione che può determinare imprevedibilmente il futuro. Così, gli incendi e la siccità del 2021 in Nordamerica hanno ridotto la produzione di cereali; con Covid e lockdown è cresciuta la richiesta di farina e l'aumento del costo del carburante ha fatto il resto. A cascata, questo ha garantito a Cesac, società cooperativa agricola di Conselice, un aumento di fatturato del 30%: 11 milioni in più su 45 complessivi. “Ma non è aumentato l'utile di Cesac: il valore aggiunto è stato dato tutto ai soci”. Ce lo racconta Michele Filippini, dal 2018 presidente Cesac.

 

“Dopo diversi anni nei quali il prezzo dei cereali era rimasto troppo basso e non remunerativo, l'aumento dei prezzi del 40% ha fatto felici gli oltre 900 soci, distribuiti sul territorio di Bologna, Ravenna, Ferrara”. Un ‘triangolo' unico - grazie al terreno argilloso, alla vicinanza del mare a Est, agli Appennini a Sud che moderano i venti - dove si produce (+5% l'aumento percentuale nel 2021) un grano duro particolarmente proteico e richiesto dal mercato. Qualche dato: 534mila quintali prodotti nel 2021 di cui più di 300mila di grano duro; in autunno invece i quintali sono stati ‘solo' 178mila soprattutto mais (per uomini e animali) e sorgo (per animali).

 

Due anni fa, per gratificare i soci, la cooperativa ha selezionato il grano migliore per produrre pasta a marchio Cesac: “Spaghetti, penne, tortiglioni e gramigna che distribuiamo nei nostri magazzini e vendiamo in alcuni forni oltre che con il supermercato online Tulips. Il grano tenero invece viene dato ai molini per realizzare prodotti da forno oppure a Barilla”.

 

Contraccolpi per la guerra in Ucraina? “Tutti siamo collegati con loro, anche se importiamo pochi grani primaverili. Il problema per il nostro Paese sarà l'approvvigionamento di mais e semi di girasole. Cesac faceva arrivare del miglio, ma in piccole quantità che possiamo trovare anche altrove”. L'Italia, secondo Filippini, troverà il grano necessario, pagandolo di più. “Invece alcuni Paesi non potranno permetterselo: chi penserà a loro?”. A pagare il prezzo più alto della guerra sembrano essere gli allevatori: “I cereali sono aumentati, ma non il prezzo di latte e carne”.

 

Per il 2022 Cesac si attende un'altra stagione positiva, anche se prevedere gli andamenti del mercato a livello mondiale è impossibile: “Nessuno poteva immaginare né gli aumenti, né la guerra - continua Filippini -. I prezzi però dovrebbero restare alti”.

Oltre ai cereali, Cesac si occupa di agricoltura a tutto tondo: vendita di mezzi agricoli, cantina, ferramenta, mangimificio (a Castel Guelfo). Da settembre 2021, con un investimento iniziale di 300mila euro, ha anche promosso una ricerca per produrre altri tipi di proteine allevando insetti. In particolare il molitor tenebrio, ovvero la larva della farina, destinato al consumo animale, trasformato in farina oppure no. “Abbiamo 50 celle frigorifere inutilizzate dove stoccare il tenebrio, amante di farina e ambienti chiusi e bui. In 18 mesi, grazie ai contributi del progetto di ricerca del Piano Regionale di Sviluppo Rurale, riempiremo la prima”. 

E se gli insetti, ricchi di proteine, fanno già parte del regime alimentare di oltre 2 miliardi di persone, non è detto che non lo diventino anche per noi.