Si è chiuso con un fatturato di 14.284.662 euro il bilancio 2021 della cooperativa di facchinaggio Rafar di Ravenna. Un risultato in crescita del 3,4% rispetto al 2020 ma che non è stato sufficiente a compensare l'aumento dei costi registrato lo scorso anno. “Abbiamo comunque chiuso l'esercizio in positivo ma, per farlo, abbiamo dovuto operare un intervento sul premio di risultato - spiega Rossano Bezzi, direttore di Rafar -. In generale siamo soddisfatti perché la base della cooperativa si è dimostrata forte e coesa. Credo che questo sia un bel segnale: fintanto che riusciremo a rimanere uniti, nel bene e nel male, andremo sempre avanti”.
L'impennata dei costi registrata a partire dalla seconda metà del 2021 non ha risparmiato la cooperativa Rafar che, oltre ad aver subìto come tutti l'incremento dei prezzi delle materie prime e dell'energia, ha fatto i conti anche con la prima tranche del rinnovo del Ccnl logistica, trasporto merci e spedizioni che ha impattato positivamente sullo stipendio di soci e lavoratori ma ha ridotto i margini per la cooperativa.
Quanto al 2022 le cose stanno andando piuttosto bene: “Non ci lamentiamo - sottolinea il direttore -. Siamo preoccupati per l'andamento della guerra, come tutti, ma stiamo lavorando a pieno regime e abbiamo diversi nuovi cantieri. Alcuni di questi erano di Apulir, società storica del ravennate cessata lo scorso 27 febbraio, che abbiamo sostenuto assorbendo una sessantina di persone con un cambio appalto che ha permesso di mantenere e migliorare le condizioni di assunzione ed economiche dei lavoratori”.
I nuovi cantieri sono Italterminal al Porto di Ravenna e Irce a Imola: “L'altra cosa interessante - aggiunge - è che da inizio maggio collaboriamo con le crociere in arrivo a Porto Corsini, per le quali svolgiamo smistamento bagagli e altre operazioni: ogni fine settimana mettiamo in campo una quarantina di persone per questo cantiere e siamo molto soddisfatti”.
Forte l'impegno della cooperativa nel settore salute e sicurezza sul lavoro che, solo nel 2021, rispetto a un budget previsto di 445.840 euro ha raggiunto una spesa di 574.257 euro e, per il 2022, è salito ancora arrivando a 654.653 euro. “Investiamo molto in sicurezza e siamo orgogliosi di questo - sottolinea Bezzi -. La salute e la sicurezza dei nostri soci e dipendenti è al primo posto e su questo non risparmieremo mai come, invece, fanno purtroppo altre società. Per noi - conclude il direttore - la salute e la sicurezza non saranno mai una cosa secondaria”.