Il Teatro Rasi - ex chiesa di Santa Chiara, poi cavallerizza e poi teatro dalla fine dell’800 - dal 1991 è gestito, attraverso convenzione quinquennale con il Comune di Ravenna, da Ravenna Teatro, centro di ricerca scenica fondato dal Teatro delle Albe e dalla Compagnia Drammatico Vegetale.
Negli anni è stato anche “casa” per tanti importanti appuntamenti di Ravenna Festival e per i diversi enti convenzionati e patrocinati dal Comune di Ravenna. Un luogo da sempre in dialogo con la città, con le sue energie e i suoi cittadini e cittadine con circa 300 aperture l’anno.
In questa tensione si inscrive anche il progetto di ristrutturazione del Rasi, che lo trasformerà in uno spazio ulteriormente in linea con la dimensione europea, in cui sarà ridefinito il rapporto con la fruizione e le esigenze della scena contemporanea.
Il progetto prevede la sostituzione delle poltrone con una gradinata telescopica mobile che permetterà usi inediti e l’allargamento e la possibilità di sconfinamento dello spazio scenico a tutta la platea. La gradinata creerà inoltre una nuova piccola sala prove o spettacolo nell’area che oggi è sotto la galleria, e quest’ultima potrebbe diventare a sua volta una piccola sala separata della nuova ‘multisala teatrale’. Tali lavori porranno inoltre estrema attenzione all’aspetto acustico, ottimizzandolo ulteriormente.
Il valore dell’intervento è di 400mila euro, metà erogati dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito di un fondo a sostegno della realizzazione di progetti volti al miglioramento e alla qualificazione delle sedi di spettacolo in Emilia Romagna e l’altra metà messa a disposizione dal Comune di Ravenna, proprietario del teatro.
Il progetto si completerà con un intervento di rinforzo e consolidamento del solaio di copertura, che sarà realizzato interamente a cura e spese del Comune con un separato finanziamento di 200mila euro. In questo caso i lavori sono stati affidati dal Comune alla ditta Steel Pool Cantieri, mentre per quanto riguarda l’intervento da 400mila euro è la stessa Ravenna Teatro a essere stazione appaltante e committente, in applicazione anche di quanto previsto dalla convenzione con il Comune relativa alla gestione del teatro e nel rispetto della vigente disciplina in materia di appalti. Oltre alla Cooperativa Muratori e Cementisti Faenza Soc. Coop., le altre imprese che parteciperanno a questa parte dei lavori sono Adriatica Ponteggi srl, Iged srl, Innova srl, Tesco srl.
Inoltre, nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità degli interventi e di una positiva economia del riuso, affinché le poltrone dismesse non rimanessero inutilizzate o, ancor peggio, venissero buttate, l’Amministrazione comunale ha aperto una manifestazione di interesse per metterle a disposizione di associazioni di volontariato che ne avessero bisogno, alla quale ha aderito la sezione di Ravenna della Croce Rossa Italiana.
“Si tratta di un investimento importantissimo – commenta il sindaco Michele de Pascale - sostenuto da Regione e Comune, che coinvolge il teatro Rasi dopo gli importanti lavori fatti negli anni scorsi all’Alighieri, sempre nell’ambito del medesimo fondo regionale e sempre con un contributo significativo da parte del Comune. L’impegno per la funzionalizzazione dei luoghi di cultura si rivela quindi costante, con l’obiettivo di avere strutture moderne per la realizzazione, anche innovativa, degli spettacoli da parte delle compagnie, e che consentano una più intensa e partecipata fruizione da parte del pubblico. Il lavoro dell’Amministrazione comunale non si ferma, né nell’adeguare spazi esistenti - cosa che si dovrà continuare a fare nei prossimi anni sia per quanto riguarda i due teatri sia per quanto concerne altri luoghi, come ad esempio l’Almagià – né nell’adoperarsi per mettere a disposizione nuove sedi. Dopo un anno e mezzo di privazioni, spesso ingiustificabili, per quanto riguarda la fruizione degli spazi per lo spettacolo dal vivo, vivere in una comunità che avverte l’esigenza di maggiori spazi culturali è sicuramente un onore, ma al contempo bisogna essere all’altezza di questa sfida”.
“Esprimiamo grande soddisfazione – aggiungono gli assessori alla Cultura Elsa Signorino e ai Lavori pubblici Roberto Fagnani – per questo progetto, nell’ambito di una strategia complessiva di valorizzazione e realizzazione di nuovi spazi culturali, che negli ultimi anni ha visto interventi all’Alighieri, l’apertura del museo Classis e del museo Dante, l’allestimento del nuovo ingresso del Mar lato Giardini e che ancora vedrà l’apertura di Casa Dante, solo per fare alcuni esempi. Ravenna si conferma inoltre città del teatro per eccellenza, grazie a una molteplicità di protagonisti che si confrontano ogni giorno con il teatro di innovazione, realizzando produzioni che spesso si caratterizzano per un respiro nazionale e internazionale. Un ringraziamento particolare a Ravenna Teatro, che generosamente ha messo a disposizione le proprie competenze per la rifunzionalizzazione di uno spazio teatrale che moltiplicherà le possibilità anche per tante altre realtà teatrali e culturali della città”.