“La disabilità non identifica la persona e noi non siamo disabili di mestiere”. Va dritta al punto Cristina Gallinucci, presidente di Asso, la cooperativa di Cesena che fornisce servizi amministrativi e di data entry con oltre 9 milioni di euro di fatturato e 500 lavoratori, di cui il 50% con disabilità.
Asso nasce nel 1996 per mano di un gruppo di persone che non si conoscono tra loro ma che condividono un progetto: dare la possibilità di una rivincita, un riscatto, alle persone con disabilità che avevano competenze ma non le possibilità per dimostrarlo.
“L’inserimento lavorativo è ancora visto come un problema nel nostro paese - continua Gallinucci -. La diversità fa paura alle imprese perché temono di non riuscire a inserire una persona con disabilità all’interno del proprio business, pensando che sia più una difficoltà che una risorsa. Invece la nostra storia e i nostri numeri dimostrano tutt’altro”.
Il percorso di Asso è stato in salita. All’inizio, come racconta la presidente, hanno faticato davvero molto anche solo per avere l’agibilità come cooperativa sociale, perché non facevano inserimento come le altre imprese del settore, impiegando i lavoratori in attività manuali, ma avevano scelto come mercato quello dei servizi amministrativi.
“Abbiamo voluto dimostrare che le parole disabilità e competenza potevano stare vicine - prosegue -. Siamo riusciti ad ottenere i permessi necessari e abbiamo subito vinto una gara per l’Asl di Cesena che chiedeva personale da impiegare agli sportelli. Da allora ci siamo specializzati nei servizi sanitari di sportello e call center e siamo presenti in diverse città italiane, come Torino, Milano, Messina, Salerno e diverse località della Romagna”.
Oltre ai servizi sanitari la cooperativa ha voluto scommettere anche su quelli fiscali e amministrativi, rivolgendosi a un pubblico diverso da quello delle amministrazioni pubbliche: i cittadini. “Serviamo oltre 1000 famiglie del cesenate con i nostri servizi di amministrativi, 730 e dichiarazione dei redditi - sottolinea ancora Gallinucci -. Un servizio che ci avvicina ancora di più alla comunità e che ci ha permesso di dimostrare le nostre capacità”.
Per il 2022 il fatturato della cooperativa è destinato a superare i 10 milioni di euro e lo staff sta lavorando per realizzare alcuni nuovi uffici nelle città in cui opera e per rispolverare un vecchio progetto che era stato accantonato anche a causa del covid: “Stiamo lavorando a una mappatura delle strutture ricettive del territorio romagnolo adatte anche alle persone con disabilità da promuovere tramite i nostri canali digitali - conclude -. Parallelamente ci piacerebbe aumentare la sensibilità del territorio sul tema dell’accessibilità”.