Oltre alle alte temperature, l’arrivo dell’estate ha portato con sé anche l’allentamento delle norme sanitarie dovute alla pandemia. Uno scenario che, finalmente, ha consentito alle piscine del territorio di tornare ad accogliere tante persone. “Stiamo lavorando tanto - conferma Roberto Carboni, presidente di Nuova Cogisport, la cooperativa che gestisce 5 piscine nel territorio romagnolo, tra cui l’impianto di Faenza -. L’estate e il caldo hanno riportato grande affluenza in tutti i nostri impianti, in alcuni più che in altri. Negli ultimi 30 anni solo il 2018 aveva fatto registrare un mese di giugno a così alta affluenza: dopo un lungo periodo di pausa forzata le persone avevano una gran voglia di tornare a vivere le piscine come luoghi di aggregazione e di sport”.
L’attività agonistica vedrà ancora in acqua le categorie più grandi del nuoto, con un’attività che si protrarrà fino a fine luglio. Proseguiranno per tutta l’estate i vari servizi offerti dagli impianti: i corsi di nuoto, le attività di fitness, i momenti di festa. Le criticità però non sono scomparse: “Tutte queste note positive rischiano di essere vanificate dal costo dell’energia elettrica, che ad oggi sfiora i 400 euro al megawatt, il quintuplo dell’estate scorsa. È un aumento per noi insostenibile - analizza Carboni -. È un problema comune a tutti i settori, non solo il nostro, e serve un intervento serio della politica, a livello nazionale e internazionale. Localmente abbiamo già raccolto la considerazione di amministrazioni comunali e regionali, ora ci aspettiamo un sostegno concreto”.
Nonostante l’ingente aumento dei costi, il prezzo dei biglietti ha subìto un rincaro esiguo. “Non vogliamo che siano i cittadini a rimetterci - valuta Carboni -, per questo il biglietto d’ingresso costa soltanto 1 euro in più, e solo per il periodo estivo, quando ci sono orari diversi e si può trascorrere in piscina anche tutta la giornata. D’inverno torneremo all’importo precedente, proprio perché crediamo che la piscina sia un diritto e non un privilegio”.
Luglio e agosto saranno mesi utili anche per progettare la nuova stagione: “Il Covid per ora ha allentato la stretta, ma a settembre la situazione potrebbe cambiare nuovamente - valuta Carboni -. Tuttavia non vogliamo partire dai problemi, ma dagli obiettivi: ossia dalla volontà di restare aperti per offrire un servizio essenziale alla comunità. I cittadini hanno voglia di nuotare e devono poterlo fare, da ormai 30 anni noi siamo qui per raccogliere questa esigenza”.