Per la cooperativa Colas Pulizie Locali di Ravenna il 2021 è stato un anno “record”: il bilancio è stato chiuso con un fatturato di 19 milioni e 890mila euro. “Siamo molto soddisfatti - spiega il direttore Alessandro Gardini, commentando i risultati 2021, approvati nell’assemblea tenutasi a fine maggio -. Si tratta del fatturato più alto mai raggiunto dalla nostra cooperativa, dalla sua nascita nel 1976 fino a oggi. A fronte dell’utile ottenuto, è stata prevista per i soci anche un’integrazione salariale, in aggiunta alla 14esima già prevista da contratto”.
I numeri del bilancio confermano il trend positivo che negli ultimi anni sta caratterizzando l’attività di Colas Pulizie Locali, che conta oggi 598 dipendenti, di cui 289 soci. “Speriamo di confermare questi ottimi risultati anche in futuro - prosegue Gardini -. Nel 2021 abbiamo incrementato la quota di lavoro relativa all’igiene ambientale in provincia di Rimini e questo ha avuto una ricaduta sul fatturato. Inoltre abbiamo ripreso a occuparci dello spazzamento manuale nel territorio cervese e nella città di Ravenna, come già avveniva prima del 2017”.
Per quanto riguarda i primi sei mesi del 2022 il direttore è positivo: “L’andamento è buono. Abbiamo ricevuto nuove commesse nel settore pulizie, tramite la convenzione Intercent-Er, vinte dal consorzio Ciclat e affidate alla cooperativa Colas. I lavori più significativi sono quelli di pulizia nel Palazzo della Prefettura a Ravenna e nelle caserme dei Carabinieri e della Polizia di Stato nella provincia di Ravenna. Inoltre stiamo notando un buon numero di richieste anche da parte del settore privato”.
Sebbene il periodo sia positivo dal punto di vista delle commesse, anche Colas Pulizie Locali vive la crisi della manodopera. “Purtroppo, soprattutto in alcune aree, registriamo difficoltà nel reperire personale - sottolinea Gardini -. Per poter sopperire a ferie, malattie e infortuni, avremmo bisogno di qualche decina di persone in più. Ad esempio, tra giugno e inizio luglio, con la risalita dei contagi da coronavirus, non è stato facile coprire molte assenze per malattia”
Infine, rispetto all’espansione sul territorio di Rimini e all’acquisito dell’area dove costruire la nuova sede, il direttore anticipa alcune importanti novità: “A inizio agosto abbiamo ottenuto il permesso per edificare ed entro la fine del mese inizieremo i lavori per la demolizione della struttura preesistente, per poi passare alla costruzione della nuova sede di Riccione, progetto che prevede oltre agli uffici anche l’officina e il deposito per oltre una settantina di mezzi”.