Di fronte alla richiesta massiccia di servizi legati alle valutazioni su gestione ambientale, salute e sicurezza sul lavoro, la cooperativa Servizi Ecologici di Faenza aumenta l’organico. L’Europa si è posta l’obiettivo di diminuire del 55% (rispetto al 1990) le emissioni di gas serra entro il 2030, con investimenti e revisione delle normative per la lotta al cambiamento climatico. Tra queste, l’entrata in vigore dell’obbligo del bilancio di sostenibilità per le aziende quotate e, dal 2024, per le grandi imprese. Il report di sostenibilità ambientale è uno strumento per misurare l’impatto dei processi aziendali sui fattori ambientali, sociali e di gestione e permette all’azienda di avere una visione d’insieme da cui partire per implementare le proprie attività in ottica di sostenibilità. Non da ultimo, i dati raccolti possono essere sfruttati per raccontare a clienti e consumatori l’impegno e i valori aziendali. Per questi motivi sempre più imprese, anche piccole e medie, scelgono di affidarsi a realtà specializzate: “C’è un aumento delle richieste di supporto per la gestione ambientale, per esempio sempre più aziende si rivolgono a noi per certificarsi ISO 14001, ma anche per la valutazione dei rischi sulla salute e la sicurezza, in particolare per le certificazioni ISO 45001 e SA8000” racconta Stefania Ciani, presidente della cooperativa.
I due ragazzi e una ragazza (rispettivamente di 28, 30 e 24 anni), laureati in Ingegneria ambientale e Scienze ambientali, si occuperanno principalmente della documentazione ambientale richiesta per legge e delle pratiche inerenti alle emissioni in atmosfera, agli inquinanti chimici e cancerogeni nei luoghi di lavoro. Il loro inserimento è solo una delle risposte della cooperativa per offrire un servizio migliore alle imprese: “Abbiamo acquistato anche un drone per stabilire lo stato di conservazione dell’amianto e fare altri rilievi - spiega sempre Stefania Ciani -. I nostri tecnici stanno seguendo dei corsi per imparare a usarlo in combinazione con alcuni software. Fino a poco tempo fa, per questo tipo di rilievi eravamo costretti a chiedere il noleggio di una piattaforma elevabile, che implicava un costo maggiore per l’azienda, tempi più lunghi e maggiori rischi per gli operatori”. Infine, il recente acquisto di un ulteriore fonometro consentirà una valutazione dell’impatto acustico più approfondita.