Si è chiuso con 155 milioni di euro di fatturato, in crescita del 4%, il bilancio 2022 del consorzio Ciclat presentato all’assemblea dei soci lo scorso 9 giugno. Il presidente Massimo Amaducci commenta così un altro anno di consolidamento per il gruppo che si occupa di servizi e logistica: “Il 2022 è stato un anno positivo. Abbiamo anche avviato una serie di nuovi contratti su affidamenti Consip di facility management e pulizie che svilupperanno nel 2023 un fatturato importante, sull’ordine dei 35-40 milioni di euro annuali. Siamo soddisfatti anche perché abbiamo registrato una sostanziale stabilità su tutti gli altri contratti”.
Unica cosa da segnalare è la lieve riduzione delle marginalità dovuta all’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Fattore che non preoccupa il consorzio perché, come sottolinea Amaducci, “il nostro scopo principale non è fare ricavi ma procurare le maggiori e migliori attività per le cooperative”.
In queste settimane Ciclat sta lavorando intensamente per concretizzare alcune opportunità sui mercati internazionali, in particolare in Polonia, Ungheria e Arabia Saudita.
Sul fronte della diversificazione, invece, il consorzio si sta avvicinando al mondo delle manutenzioni: l’obiettivo è diventare autonomo nella partecipazione alle gare in questo settore superando le associazioni temporanee di impresa con altre aziende. “Alcune nostre cooperative socie hanno già al loro interno divisioni che si occupano di manutenzione e la nostra nuova natura di ‘consorzio stabile’ ci permette già di avvalerci delle loro certificazioni, assorbendo i requisiti tecnici e commerciali per partecipare alle gare in modo autonomo” spiega il presidente.
A livello nazionale i territori che stanno trainando la crescita del consorzio sono quelli dove sono avvenute le recenti acquisizioni di lotti Consip, ossia Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Toscana e Sicilia. A questi si aggiungono due ulteriori lotti con Consip Sanità, particolarmente importanti dal punto di vista del business, in Campania e Puglia. “Grazie ai grossi appalti Consip siamo oggi in grado di soddisfare le nostre cooperative su tutti i territori - evidenzia Amaducci -. È una situazione consolidata e in crescita e il nostro portfolio attuale ci consente di avere una visione pluriennale della nostra attività”.
Buona anche la situazione finanziaria, con un patrimonio di circa 17 milioni di euro che consente al gruppo di collocarsi nelle prime fasce di rating nei rapporti con le banche e accedere al credito in modo sufficiente e a tassi competitivi. “Nel corso dell’assemblea di giugno è stato anche rinnovato il consiglio di amministrazione, confermato integralmente nelle stesse persone del precedente mandato. Un segno di stabilità e condivisione della governance che sovrintende le strategie e le attività da parte della base sociale” conclude il presidente.