Se nel 2021 un litro di gasolio costava, mediamente su base annua, 1,487 euro (fonte Mef), e nel 2022 lo stesso litro di gasolio è costato 1,815 euro al litro (fonte Mef), con un incremento sull’anno precedente di oltre il 22%, è lecito chiedersi quale sarà il costo medio del 2023. Difficile fare previsioni, ma sembra profilarsi un autunno caldissimo. Ogni giorno la stampa enfatizza infatti l’incremento del costo del carburante: nel mese di agosto 2023, addirittura per quindici giornate consecutive è stato ritoccato in aumento il record del costo del gasolio.
“Cosa succede a chi come noi - si chiede Valter Bianchi, presidente della cooperativa La Romagnola, impegnata sulle strade della Romagna per offrire i suoi fondamentali servizi di trasporto - che lavora con l’Ente Pubblico, ha partecipato ad un appalto nel 2021 e ora si trova a far fronte ad un costo aumentato già del 22% nel 2022 ed in ulteriore incremento nel 2023?”. Raramente viene riconosciuto in automatico negli appalti l’incremento dell’inflazione certificato dall’Istat e lo scenario si presenta quindi molto problematico per chi ha bisogno di gasolio per far muovere i propri mezzi. Se anche capita di riuscire a documentare l’aumento del costo e a farsi riconoscere un adeguamento, anche solo parziale, degli incrementi sostenuti, questo avviene sempre a posteriori. “Con margini già ridotti in sede di gara - prosegue - è facile trovarsi a lavorare in perdita, con ciò che ne consegue: difficoltà finanziarie, economiche, di accesso al credito, ecc”.
Nel settore dei trasporti, la situazione è invece diversa per chi lavora con i privati: “Sono decisamente avvantaggiati - sottolinea Bianchi - perché non hanno contratti a lunga scadenza e possono adeguare il costo del servizio per ogni nuova richiesta. Lo dimostra il fatto che il costo dei trasporti con autobus per gite scolastiche, turismo ed altro, è molto aumentato”. Lavorare con il pubblico, conclude il presidente della Romagnola, significa invece non poter usufruire di questa possibilità: “Il servizio va certamente garantito, ed è ciò che facciamo, anche quando si lavora in perdita”.