Propar, società cooperativa agricola di Ravenna, ha chiuso il bilancio al 31 marzo 2023 con un valore della produzione di 70,5 milioni di euro di cui oltre 59 milioni di euro sono ricavi derivanti dalle vendite dei conferimenti dei soci. Il risultato, in crescita del 2,11% sul 2022, è dovuto all’aumento dei prezzi di vendita che hanno compensato la perdita di ettari seminati (-7,4%) e di quintali di prodotto conferito (-6,33%) rispetto all’esercizio precedente. “La scorsa annata - evidenzia Remo Magnani, direttore di Propar - è stata influenzata dalla forte siccità che ci ha costretto a ridurre le colture di secondo raccolto perché i Consorzi di Bonifica non riuscivano a garantire la disponibilità di acqua sufficiente a portare avanti la produzione”.
L’aumento dei prezzi di vendita, che è stato però motivato dall’aumento dei costi di produzione, ha consentito alla cooperativa agricola specializzata nella produzione di colture orticole, sementi e cereali, di liquidare ai soci agricoltori circa 56,1 milioni di euro contro i 54,9 milioni di euro del 2022. “A questi - aggiunge Massimo Passanti, presidente della cooperativa con sede a Fornace Zarattini - si sommano i 963mila euro di contributi Ocm legati ai piani operativi di innovazione tecnologica di mezzi e attrezzature realizzate dai nostri soci. Come per gli anni precedenti una parte dell’utile viene destinato a rivalutazione gratuita del capitale sociale dei 2187 soci. Per l’esercizio 2022/2023 la percentuale è stata pari al 3,50% e rappresenta circa un terzo dell’avanzo di gestione del bilancio appena chiuso”.
Per quanto riguarda le colture, l’andamento della scorsa campagna è stato segnato dai buoni risultati ottenuti in particolare dagli ortaggi a foglia quali spinaci, bietola, cicoria e pomodoro che hanno compensato il calo delle semine di secondo raccolto di colture quali, ad esempio, fagiolini, borlotti e soia. “Un altro aspetto da segnalare - continua il direttore - è il buon andamento del servizio macchine che ha registrato un incremento del 13% di fatturato, motivato dal rinnovo o dal rafforzamento del nostro parco mezzi”.
Venendo ora alla campagna in corso, segnata dall’alluvione che ha investito numerosi ettari di terreno dei soci di Propar: “Le previsioni erano di collocare circa 14mila ettari di terreno ma l’alluvione ha provocato una riduzione di oltre 680 ettari - spiega Magnani -. Le colture più colpite sono state pomodoro, cipolla, bietola da seme, erba medica e mais ceroso. Per cercare di compensare, una volta che l’acqua si è ritirata, abbiamo trapiantato tardivamente circa 500 ettari di pomodoro sui terreni alluvionati: l’obiettivo, anche se non avevamo certezza della resa, è stato motivato dalla volontà di rispettare i contratti con le industrie”. “Fortunatamente - aggiunge il presidente Passanti - la stagione ci ha aiutato e stiamo recuperando qualcosa anche se la raccolta terminerà con un certo ritardo rispetto alle medie stagionali”.
Per far fronte ai gravi danni da avversità atmosferiche, prima l’alluvione poi le forti e ripetute grandinate, sono fondamentali le coperture assicurative che da 20 anni la cooperativa sottoscrive con le principali compagnie assicurative. A queste si è aggiunto il fondo mutualistico Pro.Difesa, istituito dalla cooperativa tre anni fa, che va a coprire anche i rischi non assicurati tradizionalmente dalle polizze agricole tra cui anche gli eventi catastrofali. “L’ammanco di prodotto e i disagi causati dall’alluvione - conclude Magnani - ci hanno anche motivato a prevedere nel bilancio un accantonamento di 650mila euro da destinare al fondo mutualistico per avversità fitosanitarie e meteo, che però non potrà assolutamente sostituire i necessari aiuti attesi da parte delle amministrazioni pubbliche”.