“Bella prof, stavolta ho capito” è la guida per insegnanti scritta a quattro mani da Caterina Minardi e Mauro Sandrini ed edita da Homeless Book. È rivolta a tutti gli insegnanti: di classe, di sostegno, educatori, supplenti, indipendentemente da cosa o come si insegna.
Lo scopo della guida è aiutare nella creazione di un luogo di apprendimento accogliente ed efficace, dove non sono gli alunni con uno svantaggio a doversi adattare alla didattica, ma è la didattica che si fa più versatile e accogliente nei confronti degli alunni. Questo può avvenire grazie all'incontro di due approcci: l'Universal Design for Learning e la Comunicazione Aumentativa Alternativa, che costituiscono le specializzazioni dei due autori.
Mauro Sandrini è un insegnante con esperienza sia nel campo della scuola, sia nella formazione per insegnanti sulla gestione delle classi difficili. Maria Caterina Minardi è una linguista, specializzata nella Comunicazione aumentativa alternativa e in progetti per bambini che hanno disabilità comunicative o cognitive.
“Questa guida nasce dall'esperienza - sottolineano gli autori -. Da anni organizziamo corsi per insegnanti, mirati alla gestione delle classi difficili e all'aggiornamento sugli strumenti oggi a disposizione per aiutare studenti e studentesse. Sono stati proprio i partecipanti a queste formazioni a chiederci di scrivere una guida che potesse essere d'aiuto all'intero corpo docente, perché la complessità delle classi di oggi richiede un approccio diverso e più aperto”.
Obiettivo dell'Universal Design for Learning è abbattere i muri dell'apprendimento per accogliere tutti e tutte, creando ambienti sereni e accessibili. Per farlo si possono utilizzare vari strumenti. Tra quelli suggeriti in questa guida c'è la Comunicazione Aumentativa Alternativa: un insieme di tecniche e di strategie usate per costruire un linguaggio accessibile e semplificato, pensato per chi ha difficoltà comunicative complesse. Nasce per essere utilizzata in contesti clinici ma si è rivelata utile in molte altre situazioni.
“Nelle classi moderne si trovano alunni con esperienze e abilità molto differenti: difficoltà nel parlare la lingua italiana, disabilità comunicative, disturbi di comportamento e relazionali - continuano gli autori -. In questa guida cerchiamo di dare strumenti utili per coinvolgere tutti e tutte e stare insieme in un clima positivo. Tutto questo non comporta un carico di lavoro aggiuntivo, ma solo un cambiamento di mentalità. Se l'inclusione resta solo un obiettivo burocratico serve a poco. Con gli strumenti giusti può, invece, diventare cruciale per la crescita di tutta la classe. Possiamo riuscirci sfruttando ciò che i neuroscienziati chiamano il potere trasformativo della sensazione di sicurezza. ‘Sentirsi al sicuro per imparare meglio'”.
Nella guida sono presenti riferimenti scientifici e approfondimenti bibliografici, strumenti pratici e idee da sperimentare. Inquadrando il Qr-Code presente all'interno si hanno a disposizione ulteriori fonti e materiali da scaricare. “La didattica non può più fare a meno degli strumenti alternativi finora custoditi dagli esperti dell'inclusione - continuano i due autori -. Questa guida diventa allora anche un invito a una sempre maggiore collaborazione tra insegnanti di sostegno e di classe, affinché tutti i professionisti dell'educazione possano godere degli strumenti preziosi e potenti dell'inclusione. È quanto suggerisce il motto alla base dell'Universal Design for Learning: ‘Ciò che è necessario per qualcuno può essere utile per tutti'”.