Il legame tra il Gruppo Caviro e l'Istituto Persolino-Strocchi mette radici

Il legame tra il Gruppo Caviro e l'Istituto Persolino-Strocchi mette radici

Presentati i progetti sperimentali avviati nella cantina dell scuola e i percorsi per gli studenti.

 

martedì 12 ottobre 2021

Innovazione, sguardo al futuro, dialogo tra scuola e lavoro: sono questi gli elementi alla base della collaborazione che unisce da molti anni l’Istituto Persolino-Strocchi di Faenza e il Gruppo Caviro. Un legame storico avviato nel 2012 e consolidato nel 2018 con la definizione del protocollo “A scuola di vite” presentato questa mattina nel cortile dell’istituto nell’ambito dell’evento “Formazione e innovazione in viticoltura, radici per il futuro”. 
 
All’incontro erano presenti oltre ai vertici di Caviro e della scuola, anche l’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Alessio Mammi e il Sindaco di Faenza Massimo Isola. Grazie all’impegno del personale scolastico, il convegno è stato anche trasmesso in diretta streaming a beneficio di tutti gli studenti dell’Istituto. 
 
Nel protocollo “A scuola di vite” rientrano la gestione della cantina didattica e sperimentale “Leonardo da Vinci”, realizzata presso Persolino - dove vengono vinificate le uve che Caviro coltiva in un vigneto sperimentale - e l’attuazione di percorsi formativi in campo e nei laboratori di Caviro. Mentre, sin dal 2012, nei terreni coltivati dagli studenti della scuola vengono utilizzati i compost organici prodotti da Enomondo, società del Gruppo Caviro che si occupa di economia circolare, dei quali i ragazzi testano i benefici sulle diverse coltivazioni
 
«Sin dalla nascita - racconta Carlo Dalmonte, Presidente Gruppo Caviro - abbiamo cercato di ottimizzare e valorizzare ogni singolo elemento della nostra filiera e oggi siamo un modello riconosciuto di economia circolare, che contempla proprio un percorso di massima valorizzazione della materia prima, per creare valore aggiunto su ampia scala. Per noi però economia circolare non riguarda solo la materia ma anche il sapere e la cultura, mi piace pensare alla possibilità di attingere dal sapere del passato, utilizzare tutto quanto è stato già fatto e pensato per portarlo ai giorni nostri, valorizzando e sviluppando intuizioni. Questo è stato anche sicuramente uno degli obiettivi nella creazione della nostra cantina sperimentale che abbiamo dedicato proprio a Leonardo da Vinci, esempio unico di come sia importante saper attingere da intuizioni del passato riciclandole con innovazioni nel presente grazie alle giovani generazioni».
 
Nel vigneto sperimentale, che sorge nei pressi del proprio stabilimento di Forlì, Caviro valuta gli uvaggi più tipici dell’area romagnola, testando diverse forme di allevamento e diversi cloni. L’obiettivo è consigliare i soci perché possano compiere scelte ottimali, in fase di impianto di nuovi vigneti. Uve che oggi vengono vinificate dagli studenti nella cantina Leonardo: “L’attività è entrata nella fase pratica proprio nel periodo Covid, ma questo non ha fermato la collaborazione - aggiunge Rosa Prati, Responsabile Area Ricerca e Sviluppo Gruppo Caviro -. Grazie al supporto del personale scolastico, siamo riusciti a ottenere buoni risultati già nel 2020, e gli studenti sono stati parte integrante di questo processo”.
 
Caviro e Persolino hanno anche avviato Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ex alternanza scuola lavoro) e quest’anno tre studenti hanno potuto seguire le varie fasi produttive: dalla preparazione delle curve di maturazione alla parte analitica, fino alla raccolta e valutazione delle prime fasi di vinificazione. 
 
“L’esperienza di alternanza permette ai ragazzi di acquisire responsabilità, applicare quanto hanno appreso, concretizzare gli sforzi scolastici in un sistema reale - sottolinea Romana Selli, Responsabile di Sede del Persolino-Strocchi -. Contiamo che questa collaborazione con Caviro possa crescere nel tempo e coinvolgere un numero sempre maggiore di studenti, così da garantire loro l’acquisizione di un bagaglio di esperienze ben utilizzabili nel mondo del lavoro”.
 
Gli studenti coinvolti nel progetto di orientamento sono Umberto Caroli, Febe Tampellini e Pietro Spazzoli, che hanno seguito rispettivamente le fasi in campo, le analisi in laboratorio e la valutazione dei dati di raccolta con la comparazione delle diverse tesi analizzate.
 
“È sempre estremamente interessante per il nostro territorio la costruzione di alleanze tra le imprese e il mondo della scuola: la sperimentazione sul campo, le tecniche innovative, lo scambio di competenze sono un grande arricchimento per i nostri ragazzi, e a sua volta il loro entusiasmo può mettere in campo importanti intuizioni da sviluppare – commenta Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura e all’Agroalimentare della Regione Emilia-Romagna -. Complimenti a Caviro per aver creduto e investito da tempo in questa opportunità e all’istituto Persolino-Strocchi per la gestione della cantina didattica e sperimentale e per l’applicazione di principi di economia circolare e sostenibilità. Trasferire competenze nelle nuove generazioni significa creare valore aggiunto per le nostre imprese e per i lavoratori di domani”.