Formalmente è nata lo scorso 24 novembre, ma con l'inizio del 2024 il suo percorso si appresta a entrare nel vivo: è Italy Professional, cooperativa sociale di tipo B con sede in provincia di Cesena. La sua è una storia particolare, come racconta il presidente Stefano Fabbri: “Parte tutto da un'azienda consolidata attiva da 20 anni, la Italy Professional Parquet srl, che ha il suo core business nella fornitura e posa di pavimenti in legno. Negli anni alcuni dipendenti dell'azienda hanno manifestato alcune problematiche fisiche e rischiavano di essere tagliati fuori dal lavoro. Noi volevamo evitarlo, sono persone di fiducia, hanno famiglia, sono con noi da una vita. Per questo abbiamo pensato di aprire una cooperativa, così da mantenerli in organico e tutelarli, senza rinunciare alla competitività di mercato”.
La cooperativa Italy Professional dunque lavorerà a stretto contatto con l'azienda che l'ha ispirata, evitando le sovrapposizioni e puntando a creare una sinergia duratura. Si prenderà cura dell'arredo urbano, dalle pavimentazioni esterne agli elementi di decoro, tipo panchine e fioriere, specialmente nei parchi o nei giardini.
“Attualmente la cooperativa è composta da quattro soci lavoratori, più due dipendenti - puntualizza Fabbri -, ma puntiamo a crescere, passo dopo passo, e ad allargare la gamma dei servizi, per esempio aprendo alla manutenzione del verde o alla raccolta di sfalci e potature. Questo lo vedremo più avanti, intanto partiamo con alcuni obiettivi molto chiari: lavorare in maniera sana, con un bilancio positivo, e ingrandirci assumendo personale qualificato”.
Quella della carenza di manodopera è una problematica che colpisce trasversalmente molti settori: “Di lavoro ne abbiamo molto, contiamo di riuscire a trovare anche le professionalità giuste per portarlo avanti nel migliore dei modi - continua -. Abbiamo lavorato tanto localmente, per esempio abbiamo posato i pavimenti drenanti nel lungomare di Rimini e Bellaria, ma anche all'estero, in Francia o in Grecia, con cantieri di riqualificazione urbana. Abbiamo una buona rete di contatti, costruita in 20 anni, le committenze ci cercano, ci conoscono, si fidano di noi. Sarà interessante per la nuova cooperativa inserirsi in questo contesto - conclude Fabbri -, contribuendo a renderlo ancora più diversificato e attento ai bisogni delle persone”.