Ieri a Roma si è tenuto un incontro tra la Federazione Consumo e Utenza di Confcooperative e il Ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le politiche di coesione Tommaso Foti. L’appuntamento è stato dedicato in particolare alle politiche di sviluppo per i territori fragili dove lo spopolamento e la riduzione dei servizi stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di interi borghi e paesi.
“Le aree interne rappresentano il 60% del territorio italiano ma continuano a perdere abitanti, servizi e opportunità economiche – ha dichiarato Roberto Savini, presidente di Confcooperative Consumo e Utenza -. In molti paesi fare la spesa o acquistare un quotidiano rappresenta un problema. Il mercato non ha interesse a investire nelle aree disagiate ed i servizi pubblici fanno fatica a presidiare i territori marginali. Le imprese cooperative di dettaglianti associati a Confcooperative hanno una forte e storica presenza nei piccoli Comuni, spesso sono i soli negozi presenti. Ma sempre più riscontrano difficoltà che mettono in crisi la tenuta di imprese e posti di lavoro. Sentiamo il bisogno contrare questa tendenza. Per farlo chiediamo che vengano attivati, in collaborazione con le Regioni, gli strumenti finanziari e normativi previsti dall’Unione Europea, per lo sviluppo dei servizi di interesse economico generale nelle aree disagiate».
“Non si tratta solo di mantenere aperti esercizi commerciali – ha sottolineato Savini – ma di avviare una collaborazione con le Regioni, sotto l’egida del Ministero per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, per mettere a terra progetti capaci di generare iniziative economiche innovative, digitalizzate e sostenibili che creino nuovi posti di lavoro e riportino persone, servizi e opportunità nelle aree a rischio abbandono”.