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Le coop sociali al ministro Orlando: «Serve più coprogettazione». Allarme sulla carenza di personale sanitario

Co-progettazione e co-programmazione dei servizi, PNRR, scarsità di operatori sanitari, contratto nazionale di lavoro, linee guida per gli affidamenti al Terzo Settore: questi alcuni dei temi proposti al ministro del Lavoro Andrea Orlando dalle Centrali cooperative Confcooperative Romagna e Legacoop.

martedì 24 agosto 2021

Occasione l’incontro con il Terzo Settore organizzato lo scorso venerdì a Rimini dalla presidente del Consiglio regionale Emma Petitti. Grande attenzione è stata dimostrata dal ministro Orlando, che ha dialogato a trecentosessanta gradi sulle sfide che attendono il mondo del sociale, a partire dalle linee guida sulla co-programmazione e co-progettazione dei servizi. Si tratta di istituti giuridici che possono essere utilizzati in deroga al codice degli appalti, ma che faticano a essere utilizzati dalle amministrazioni locali, nonostante la loro effettiva utilità per leggere i bisogni del territorio e progettare i servizi all’interno di una rete tra pubblico e privato. La proposta delle Centrali cooperative è di stimolare la regolamentazione regionale di coprogrammazione e coprogettazione presidiata anche da ANCI, e di potenziare la formazione tecnica e giuridica continua dei funzionari e dirigenti pubblici. Proposta accolta, tra gli altri, dal candidato sindaco del centrosinistra, Jamir Sadegholvaad - presente all’incontro insieme alla candidata vice Chiara Bellini – il quale ha proposto, tra le prime delibere del suo mandato, se sarà eletto, la regolamentazione di questa materia.

 

Le Centrali propongono inoltre l’utilizzo, già previsto dalla norma, della co-programmazione e co progettazione anche nella gestione delle risorse del PNRR, al fine di definire strategicamente una programmazione ragionata a lungo termine, riconoscendo alle reti del Terzo settore e alla cooperazione sociale un ruolo attivo. 

 

Scarsità di operatori sanitari — Un allarme è stato lanciato riguardo alla scarsità di medici, infermieri, operatori socio-sanitari, che mette a rischio la gestione dei servizi da parte delle cooperative sociali. La maggiore difficoltà si riscontra da parte delle cooperative che operano nei settori di assistenza primari — cioè quelli rivolti a persone anziane, a persone disabili a persone con problemi psichiatrici, a minori e in assistenza domiciliare. Non è solo l’emergenza sanitaria a restituire una fragilità strutturale nel sistema di formazione, ma anche l’errata programmazione dei bisogni, con il numero chiuso o programmato nelle facoltà, che si è rilevato sottostimato rispetto al reale bisogno e che oggi è divenuto contraddittorio sia per l'enorme domanda di queste figure professionali, nel servizio sanitario pubblico e anche nei servizi gestiti dalla cooperazione sociale.

 

Le difficoltà sul contratto delle cooperative sociali — Altro tema sul piatto il contratto delle cooperative sociali di tipo B. Nato per favorire l’inserimento al lavoro di persone “svantaggiate”, che diversamente non riescono a trovare collocazione, la sua applicazione è stata messa a volte in discussione nel corso di questi ultimi anni, in particolare nei settori ambiente e telecomunicazioni, escludendo di fatto l’applicazione del CCNL delle cooperative sociali e mettendo a repentaglio migliaia di posti di lavoro per persone fragili o disabili. Serve, secondo le Centrali, un intervento legislativo definitivo (nella L. 381/91 o in una legge speciale) sulla legittimità dell’applicazione del contratto che sia strumento utile nella risoluzione delle controversie di qualsiasi natura.

 

Linee guida per gli affidamenti di servizi al Terzo Settore - Infine una considerazione sugli affidamenti e la gestione dei servizi al Terzo Settore:  servono linee guida affidamenti di servizi sociali e sanitari e di inserimento lavorativo dedicate, con ad esempio indicazioni di opportunità circa l’indicazione di una quota di riserva, l’utilizzo di meccanismi premianti che valorizzino l’inserimento lavorativo, la legittimità degli affidamenti diretti e l’utilizzo di clausole sociali.